Federazione Italiana Vela Corte Lambruschini Piazza Borgo Pila 40 Torre A - 16° piano 16129 – Genova .
Raccomandata R.R.
Alla Giuria d'Appello
Milano, |
10/07/2007 |
Oggetto: |
Ricorso avverso la decisione dal Comitato delle Proteste, della regata
organizzata dallo Yacht Club Italiano, “ 11°
Trofeo Bombola d’oro - 18-20 Maggio 2007”, adottata in data 27/06/2007. |
Aventi causa:
Comitato
per le proteste (prima istanza):
Presidente:
Mino (Erasmo) Carlini –
Via G. Buffa 8/5/a, 16158 Genova
tel 010-6198078 - cel 329-5722370
carlinierasmo@alice.it
Prof. Dr. Paolo Caffarena
(Direttore Eventi Speciali 2005-2008 Y.C.I)
Via Assarotti, 15/6 - 16122
Genova
Tel. 010-870460 - Cell.
335-372363 - Fax 010 8465895
E-mail: paolocaffa@libero.it
Antonio Piero Oddone
Via Trento, 30/7 - 16035
RAPALLO (GE)
Tel. 010-3620741 - Cell.
339-6027972
E-mail:
piero.oddone@libero.it
Soci
ricorrenti ed estensori della Protesta:
Giulio Alati (Tessera FIV n. 298940; Tessera AICD n. 30040) ITA 2147 -
Charlie il magnifico – Legno - Colombo 2006
Cert.Stazza
n. 840 del 21/03/2006
Via Staz.
S. Pietro, 35b - 00165 – Roma
Tel.:
06-63.74.043 - Cell.:335-60.05.424
E-mail: g.alati@tin.it
Carlo Attilio Cameli (Tessera FIV n. 74519; Tessera AICD n. 30390) ITA
2165 - Mayfly– VTR Bonaldo 2006
Cert.Stazza
n. 868 del 28/08/2006
Via delle
Macere, 11 - 00060 Formello (Roma)
Tel.:
06-46711 uff- Cell.: 335-368288
E-mail: c.cameli@damicofratelli.it
Giuseppe (Pinuccio) Viacava (Tessera FIV n.290631; Tessera AICD n.
32340) ITA 1582 – CE II°– Legno Patrone 1973
Cert.Stazza n. 3 del 05/09/1973
Vico
Dritto, 31 - 16034 Portofino (Ge)
Tel.: 0185
- 269515 - Cell.:
E-mail: //
Vincenzo Penagini (Tessera FIV n. 01220; Tessera AICD n. 31630) ITA
2150 – Plotzlich Barabba! - VTRlegno Bonaldo 2006
Cert.Stazza n. 845 del 02/05/2006
Via
Belllini, 1- 20122 Milano
Tel.:
02-72.01.04.32 uff. - Cell.: 335-72.10.083
E-mail: vpenagini@sigmabrk.it
Soci
protestati :
Alfio Valente (Tessera FIV n.632188; Tessera AICD n. 32295) ITA 2185 -
Stefano II – Legno - Riva 2007
Verbale
di Stazza del 12/04/2007
Via Angelo
Noseda, 14 – 22012 Cernobbio (CO)
Tel.: 031 -
341293 - Cell.:
E-mail:
valente.cernobbio@libero.it
Franco Penzo (Tessera FIV n. 610972; Tessera AICD n. 31640 ) ITA 2134 –
La Creatura – Legno - Autocostruito 2005
Cert.Stazza n. 822 del 01/07/2006
Via
Maestrina, 62 – 30172 Mestre (Ve)
Tel.: - Cell.:
347-7711591
E-mail: baionetta@libero.it
Premessa
I ricorrenti desiderano innanzi
tutto sottolineare che, sia la protesta che il ricorso, non hanno lo scopo di
ottenere una riparazione ma di ottenere, da Organo Superiore, una conferma
sulla propria interpretazione dell’art. 2.1 g) del Regolamento di costruzione
del Dinghy 12’, vista l’assoluta impossibilità di dialogo con la Segreteria
della Classe e la rilevante importanza che danno, all’interpretazione
dell’articolo contestato, per il futuro del Dinghy classico.
Il fatto
Il contendere, è nato dalla
risposta, 20/04/07, del Segretario al Socio Alati che contestava la conformità
del Dinghy del Socio Valente (ITA 2185) [all.19 – e-mail
n.01] :
“Caro
Giulio,
rispondo
solo per chiarire che parli - come al solito su questi temi- per dare aria alla
bocca e - sempre come al solito su questi temi - di cose che non conosci.
Nè aggiungo
... "da che pulpito" !
Se ci sono contestazioni sulla
barca di Valente (della quale non mi sono occupato ma che mi risulta
regolarmente stazzata dopo essere stata scrupolosamente misurata e verificata
pezzo per pezzo, come per tutti i legni), siano avanzate nelle sedi proprie (inviando dettagliate
contestazioni alla Segreteria e al Comitato Direttivo), non sollecitando
impropri "fori giudiziari" di amici.”
e la conseguente richiesta di
ritiro del certificato di Stazza di ITA 2185 presentata alla Segreteria
A.I.C.D. dal Socio Alati il 20/04/07:
“Con la presente chiedo
ufficialmente, come da te suggerito, alla Segreteria della Classe, al
Comitato Direttivo e al Comitato Tecnico, il ritiro del Certificato di Stazza e la
proibizione alla parteciapazione alle tre regate legni della barca senza chiodi
e di qualsiasi barca costruita non in conformità al Regolamento.
Giulio Alati”
rigettata, in contraddizione con
la prima risposta, dalla Segreteria il 20/04/07:
“Caro Giulio,
vedo che continui
con le "piazzate".
E in questa sede ogni tua istanza è irricevibile.
Procedi secondo le
regole e deciderà chi è previsto lo faccia.
Tanti saluti.
Giuseppe”
e dalle considerazioni sulla
regolarità delle barche contestate, che il Segretario La Scala inviava a molti
della la Classe a seguito della regata “Classici” di Napoli [all.19 – e-mail n.02]
La Classe non ha mai ricevuto richiesta di (né concesso)
autorizzazione a costruire dinghy in legno con il solo chiodo a ribattere tra
ordinata e due corsi di fasciame sovrapposti. Il cantiere ha ritenuto di
procedere così ritenendolo
conforme al regolamento attuale (e ho già sul punto il parere, altrettanto
conforme, del Comitato Tecnico).
E' vero invece che Penzo ha già costruito artigianalmente un
dinghy di legno senza alcun chiodo regolarmente stazzato e che nessuno ha contestato
(ha già partecipato a una o due edizioni del Trofeo del Dinghy Classico e,
addirittura, ai Campionati Assoluti di Rimini).
Conseguentemente, in data
19/05/2007, i Soci Giulio Alati (ITA 2147), Carlo Cameli (ITA 2165), Giuseppe
Viacava (ITA 1582) e Vincenzo Penagini (ITA 2150) sollevavano protesta di
stazza [all. 02] contro i
Soci Franco Penzo (ITA 2134 ‘La Creatura’, autocostruito), e Alfio Valente (ITA
2185 ‘Stefano II°’, del Cantiere Riva di Laglio Co), per costruzione non
conforme all’art. 2.1 g) - Fasciame del Regolamento di Costruzione del Dinghy
12’ [ all. 13, pag. 3], in
quanto mancanti di chiodatura tra corso e corso.
In data 20/05/07, a termine
dell’udienza per la protesta, presenti il Socio Cameli, (per i protestanti), i
Soci Penzo e Valente (protestati) ed il Segretario della Classe Dinghy 12’ avv.
Giuseppe La Scala, il Comitato per le Proteste – dovendo, a norma della Regola
64.3, nominare un tecnico FIV abilitato ed essendo stato informato dall’avv. La
Scala di una prossima riunione del Direttivo col C.T. avente all’ordine del
giorno la discussione di norme sulla costruzione e la stazza del Dinghy 12’ -
incaricava lo stesso di sottoporre al C.T. la protesta ed ottenerne parere [all. 05] e stendeva verbale dell’udienza [all. 06].
In data 25/05/2007 il Segretario
della Classe, avv. La Scala, inviava, con proprio commento, la risposta del
Comitato Tecnico. Risposa non firmata dai componenti il Comitato Tecnico. [all. 07]
In data 27/06/2007 il Comitato per
le Proteste convocava, per la continuazione dell’udienza di protesta, le
parti ed il Comitato Tecnico A.I.C.D. in qualità di “autorità
responsabile in tema di interpretazione della regola”.
All’udienza si presentavano i Soci
Cameli e Penagini (per i protestanti). Non si presentavano né i Soci protestati
né il Comitato Tecnico dell’A.I.C.D. per quanto convocati.
Chiesto consenso alle parti,
il Comitato ammetteva come uditori il sig. Gian Maria Annoni (per i
protestanti) ed il sig. Fabio Fossati (per la Segreteria A.I.C.D.).
Dopo lunga discussione, durante la
quale i protestanti contestavano la qualità di “autorità responsabile in
tema di interpretazione della regola” del Comitato Tecnico A.I.C.I.;
l’interpretazione della norma contenuta nel parere tecnico trasmesso dalla
Segreteria della Classe presentando a sostegno svariata documentazione messa
agli atti e la validità, quale certificato di Stazza, del Verbale di Stazza
presentato da ITA 2185, il Comitato per le Proteste si riuniva in camera di
consiglio alla fine della quale emetteva sentenza di rifiuto della protesta
presentata e ne stendeva verbale [all. 01].
IL
RICORSO
I°) I
Soci Protestanti ricorrono contro l’interpretazione dell’art. 2.1 g), del
Regolamento di Costruzione, data dal Comitato Tecnico dell’ A.I.C.D.
L’articolo 2.1 g) del Regolamento
di Costruzione recita [all. 13, pag. 3]:
2.1 SCAFO in legno
g) Fasciame:
Mogano, Teak, Pino o Cedro. Tavole da mm. 8 di spessore.
Fasciame composto da 12 tavole per parte, sovrapposte mm. 16 e fissate con chiodi in rame a ribattere
alle ordinate e tra di loro; questo collegamento
può essere completato con incollaggio con colla marina o epossidica.
Le tavole dovranno essere piallate lungo lo smusso
inferiore, ad eccezione delle estremità in modo da realizzare l' inclinazione
giusta per aderire perfettamente al corso sovrastante (quartabuono).
Gli spigoli esterni non possono essere arrotondati.
Il parere dato dal Comitato
Tecnico A.I.C.D., inviato in data 25/05/07 [all.07,
‘allegato’ ] sostiene che:
“Sotto il profilo interpretativo riteniamo che l’ espressione “alle
ordinate e tra di loro” debba essere intesa nel senso di “ alle ordinate e tra
le tavole di fasciame” (sostantivo che è il soggetto della frase).
E così, dal punto di vista
costruttivo, non sembra né richiesto né essenziale che i chiodi siano anche
solo tra le tavole, in posizioni intermedie alle ordinate, anche perché il
regolamento prevede espressamente che il collegamento delle tavole possa essere
completato con incollaggio.”
I Ricorrenti eccepiscono:
Dal punto di vista sintattico il periodo in discussione
(Fasciame composto da 12
tavole per parte, sovrapposte mm. 16 e fissate
con chiodi in rame a ribattere alle ordinate e
tra di loro;),
per essere completamente comprensibile, deve essere
scomposto nelle proposizioni che lo compongono aggiungendo, la dove è sottinteso,
il verbo e sostituendo alla congiunzione “e” il soggetto che sottintende.
Si formano, in tal modo, ‘frasi semplici’ a senso compiuto.
Il periodo
diventa:
Il Fasciame è composto da 12 tavole.
Tali
tavole sono sovrapposte
per mm16.
Tali
tavole sono fissate
con chiodi in rame a ribattere alle ordinate.
Tali
tavole sono fissate con chiodi in rame a ribattere tra di loro.
Il
Fasciame, soggetto
della proposizione principale, non è il soggetto delle proposizioni coordinate.
Il soggetto di tali proposizioni è: le tavole!
Quanto
sostenuto nella ‘Risposta del Comitato
Tecnico A.I.C.D.’ è difficilmente sostenibile, dal punto di vista
logico e sintattico.
Va sottolineato, infatti, che:
a) - per poter
fissare le tavole alle ordinate con chiodi a ribattere è indispensabile attuare
il fissaggio nel punto di sovrapposizione delle tavole perché in qualsiasi
altro punto della ordinata la chiodatura porterebbe ad uno svergolamento della
ordinata che. in quel punto, è staccata dalla tavola.
Pertanto il fissaggio delle assi “alle ordinate” implica, di per sé stesso, il
concetto ‘tra di loro’.
Perché, allora, è stata aggiunta la
specificazione “e tra di loro”, se è già implicito ed evidente che il chiodo
ribattuto non ha altro punto per essere posizionato che sulle ordinate, se non
per indicare l’obbligo di cucire le assi tra di loro a prescindere dal
collegamento con le ordinate?
b) - La frase: “questo collegamento può ....” indica che l’incollaggio è facoltativo e, quindi, può essere
omesso.
Ma come può essere assemblato uno scafo a
klinker e, soprattutto, non imbarcare acqua, senza l’uso di colle e con la sola
chiodatura sulle ordinate?
c) - E come si
potrebbe intendere il “questo collegamento...”?
Forse al punto di chiodatura ove ordinate
e tavole si sovrappongono (versione, del significato della frase, data dal
C.T.) o piuttosto al collegamento lungo i corsi, cosa che implica la chiodatura
anche nella porzione di asse tra ordinata ed ordinata?
d) - La frase : “questo collegamento può essere completato con incollaggio” indica che l’incollaggio è a completamento di altro tipo di
collegamento – appunto la chiodatura – e non in sostituzione della stessa.
A
suffragio di quanto sostenuto si fa notare che:
- le due barche
contestate sono le uniche, attualmente, costruite in legno
massello senza chiodatura a livello
europeo.
- tutti i dinghy in
legno massello, costruiti a partire dal famoso “Pierino I-1” ad oggi, sono
cuciti sui corsi con 2 chiodi a ribattere tra ciascun paio di ordinate, ad eccezione delle due barche contestate.
- l’incollaggio è
stato permesso, ed è sempre stato utilizzato, con l’unico scopo di rendere
stagno un dinghy d’annata, con i corsi non più a tenuta per il naturale
svergolamento degli stessi causato dal tempo.
La tenuta dei corsi è data dalla perfetta
esecuzione del quartabuono che, con la chiodatura ed il rigonfiamento del legno
dovuto all’acqua, ne impedisce il trafilamento senza la necessità di calafatura
(peculiarità del metodo tradizionale a Klinker).
-
la sostituzione della chiodatura con l’incollaggio modificherebbe “...le caratteristiche peculiari
del progetto originale...” poste a premessa del Regolamento per la costruzione
del Dinghy 12 piedi [all. 13, secondo paragrafo].
- la sostituzione
della chiodatura con l’incollaggio modificherebbe le caratteristiche essenziali
di rigidità dello scafo rendendo, un dinghy si fatto, tale da far prevalere
“...la particolare tecnica costruttiva...” sulla “...abilità del timoniere...”
in contrasto con l’obbiettivo del Regolamento di costruzione e di stazza
indicato in premessa allo stesso [all. 13, terzo paragrafo].
- la sostituzione
della chiodatura con l’incollaggio renderebbe quest’ultimo sostitutivo e non a completamento e quindi comporterebbe una
modifica al Regolamento di costruzione che potrebbe essere approvata solo
dall’Assemblea e non certo da una interpretazione, anche se suffragata dal
parere del Comitato Tecnico, della Segreteria.
- accettare
modifiche alle “...caratteristiche peculiari del progetto originale...” sarebbe
anche in contrasto con quanto deliberato dall’Assemblea Straordinaria del
28/10/2006 che stabilisce [all. 14].:
delibera altresì
- che fino
all’approvazione del nuovo regolamento, tutti i processi di autorizzazione alla
costruzione - ad eccezione di quelli già avviati - siano sospesi.
e nessun processo autorizzativo alla
costruzione di dinghy in legno massello, senza chiodatura tra ordinata ed
ordinata, era in corso o era stato dato precedentemente a tale data.
Il Socio Penagini, all’epoca unico componente
del Comitato Tecnico, ne può dare testimonianza, avvalendosi anche della
testimonianza dei Soci Manzoni e Jannello, componenti l’allora Consiglio
direttivo A.I.C.D., e del Socio Annoni, Segretario della ‘Commissione per la
stesura della bozza del nuovo Regolamento’, presenti ad ogni riunione del
Consiglio Direttivo.
Inoltre, al Salone della Nautica di Genova
del 09.10.2006, il cantiere Riva propone, con un pieghevole illustrativo,
un’innovativa tecnica di costruzione [all.16 - innovazione] che (oltre alla “...possibilità di procedere alla stazzatura di Classe...” , cosa opinabile fino alla
definizione del presente ricorso e comunque non sostenibile fino a modifica del
Regolamento di Costruzione approvata dalla Assemblea della Classe) evidenzia un
“...nuovo sistema di
riserva di galleggiamento inaffondabile...” .
Si fa presente che questo sistema di riserva
di galleggiamento ( ad iniezione di materiale espanso, nella zona compresa tra
paglioli e scafo) era stata chiesta dal Cantiere Riva, alla Classe, nella
riunione del 25/09/06 ove si era presentato, per il Cantiere, l’architetto Luca
De Bartolodi, ma era stato rifiutato parere positivo dal Consiglio Direttivo,
che, chiedendo ulteriori delucidazioni sulle caratteristiche del materiale che
si sarebbe usato, rimandava l’eventuale decisione sulle riserve di
galleggiamento nell’ambito della stesura del nuovo Regolamento, come confermato
dallo stesso Segretario nell’e-mail del 22/10/06 [all .n. 19 – e-mail n. 03 – penultimo
capoverso] , poi
rinviata dell’assemblea Straordinaria del 28/10/2006 [all. 14 – primo
comma].
- la chiodatura dei
corsi tra ordinata ed ordinata è indicata in modo specifico “...i comenti
saranno fissati con due perni di rame con dischetto tra ciascun paio di
ordinate.” in tutti i
Regolamenti emessi dal 1933 al 1967 (Ultimo
regolamento emesso dalla FIV prima della costituzione dell’A.I.C.D.) dalla Federazione.Italiana Vela [all. 15].
- lo stesso cantiere
Riva (costruttore del Dinghy ITA 2185 contestato), nel DVD dato dalla Classe al
Bombolino d’oro del 2005 a compendio dell’Annuario 2004 [all. 20], spiega la modalità di
costruzione “classica” del Dinghy 12’ e sottolinea il fatto che vengono messi
ben 3 chiodi a ribattere tra corso e corso nella zona compresa tra le ordinate [all.16 - chiodi]
e ciò non più tardi dell’aprile 2005.
- la chiodatura dei
corsi tra ordinata ed ordinata è indicata come “c’est la règle” dal maggior
costruttore di Dinghy 12’ Olandese Van der Meer [all.17].
- la chiodatura dei
corsi tra ordinata ed ordinata è attuata, e ritenuta tradizionale e
qualificante dal maggior costruttore di Dinghy 12’ Turco yachtWORKS di Bodrum [all.18].
Pertanto i Ricorrenti chiedono il rigetto dell’interpretazione
all’art. 2.1 g) del Regolamento di Costruzione data dalla Segreteria A.I.C.D. [all. 7]:
Il Comitato Tecnico ha
osservato, al riguardo, come la norma invocata nel presente regolamento debba
essere interpretata nel senso che i chiodi a ribattere debbano essere posti
laddove le ordinate si sovrappongono alle due tavole di fasciame, sovrapposte a
loro volta.
Non nel senso che la loro
presenza sia obbligatoria anche sulla sovrapposizione delle tavole di fasciame,
tra le ordinate.
e venga emessa, dall’Organo competente Federale, interpretazione
conforme dell’articolo contestato.
II°) I Soci Protestanti ricorrono contro
l’attribuzione, data dal Comitato per le Proteste, di “autorità responsabile in tema di
interpretazione della regola” al Comitato Tecnico
dell’A.I.C.D. [all. 08].
Il corsivo FIV alla regola 64.3 de
“Le Regole di Regata della Vela 2005-2008”, recita:
64.3 Decisioni in tema di stazza - del Regolamento di
Regata
(b) Se il comitato per le
proteste è in dubbio sul significato d’una regola di stazza, deve
sottoporre i suoi problemi, assieme ai fatti attinenti, ad un’autorità responsabile in tema d’interpretazione della regola.
Nel prendere la sua decisione il comitato è vincolato dal parere di detta
autorità
La
FIV prescrive che l’Autorità competente citata nella
regola 64.3 è in prima istanza un tecnico FIV
abilitato alle stazze per quella classe designato dalla FIV o dal Comitato di
Regata o per le Proteste se nominato ed , in seconda istanza e solo su
richiesta della Giuria d’Appello e del Gruppo di lavoro Stazze, del Settore
Quadri Tecnici Federale.
L’Autorità competente deve, per
quanto sopra prescritto, essere un tecnico FIV
abilitato alle stazze per quella Classe e, di conseguenza, tale tecnico
(Autorità) deve essere unico ed individuabile
ed il parere, a cui il Comitato per le Proteste deve attenersi, a norma della
regola 64.3 b), deve essere sottoscritto da detta Autorità.
I Ricorrenti sottolineano, che:
a) Il Comitato per le Proteste, incaricando il
Segretario della Classe di sottoporre la protesta al Comitato Tecnico per
ottenere da detto C.T. una decisione sulla stessa [all. 06] :
- Non ha incaricato “un tecnico
FIV abilitato alle stazze per quella classe”
poiché Il Comitato
Tecnico è Organo consultivo collegiale dell’Associazione che, come recita
l’ultimo comma dell’art 14 dello Statuto AICD, “...tiene i contatti con gli stazzatori, con i quali si
incontra almeno una volta nel biennio.” [all.12 – art.14] con ciò asserendo lo Statuto che il C.T. ed i suoi
componenti, anche se stazzatori federali, non possono essere utilizzati come
tali nei confronti dei Soci in quanto, nel caso di controversia con la Classe,
come in questo caso, sarebbero parte in causa e non giudice terzo.
Ne è riprova quanto asserito dallo
stesso avv. La Scala nella risposta data al Socio Alati a seguito la sua
richiesta di ritiro del Certificato di stazza al Socio Valente [all.19 – e-mail
n.01]
“Caro Giulio,
vedo che continui
con le "piazzate".
E in questa sede ogni tua istanza è irricevibile.
Procedi secondo le
regole e deciderà chi è previsto lo faccia.
Tanti saluti.
Giuseppe”
-
il
parere non è stato sottoscritto da un Tecnico FIV ma dal solo Segretario della
Classe che non è Tecnico FIV abilitato.
-
il
parere è stato dato da un Organo collegiale, appunto il C.T., fatto che non
permette d’individuare il Tecnico FIV responsabile del parere.
-
il
Tecnico FIV non è stato disignato dal Comitato per le Proteste come persona
fisica specifica.
b) La protesta, per non conformità all’art. 2.1
g) del Regolamento di Costruzione, riguardava sia il dinghy ITA 2185 (Stefano
II°) che il dinghy ITA 2134 (La Creatura) ed il parere rilasciato dalla
Segreteria A.I.C.D. sembra accomunare le due barche nell’unica mancanza di
chiodatura nella zona compresa tra ordinata ed ordinata, non avendo dato
risposta all’ipotesi di mancanza di chiodatura anche sulle centine.
Il dinghy ITA 2134 (La Creatura), del
Socio Penzo, non è chiodato neppure sulle centine che risultano avvitate, con
viti annegate nelle centine. La Segreteria A.I.C.D. era al corrente del fatto e
lo ha reso noto con e-mail, inviata a molti Sci, del 06.05.07 [all.19 – e-mail n.02].
“E' vero invece che Penzo ha già costruito
artigianalmente un dinghy di legno senza alcun chiodo regolarmente stazzato e che nessuno ha
contestato (ha già partecipato a una o due edizioni del Trofeo del Dinghy Classico
e, addirittura, ai Campionati Assoluti di Rimini).”
ed il parere del C.T. era già stato dato
“La Classe non ha mai ricevuto richiesta di (né
concesso) autorizzazione a costruire dinghy in legno con il solo chiodo a
ribattere tra ordinata e due corsi di fasciame sovrapposti. Il cantiere ha
ritenuto di procedere così ritenendolo conforme al regolamento attuale (e ho già sul punto il parere,
altrettanto conforme, del Comitato Tecnico). “
Ci si domanda perché non siano stati presi
provvedimenti d’ufficio, ben prima della protesta del 19/06/07, dato che ITA
2134 (La Creatura) era palesemente in contrasto anche con l’interpretazione
dell’art. 2.1 g) data dal C.T.
Ci si domanda perché, se il Segretario al
momento dell’incarico da parte del Comitato per le Proteste aveva già, sul
merito della protesta che gli veniva presentata, il parere del Comitato Tecnico
( l’e-mail più sopra citata è del 6 maggio, ben quindici giorni prima!) non lo
ha comunicato immediatamente al Comitato ed alle parti
(protestanti e protestati) ma ha sostenuto che il parere sarebbe stato
richiesto al C.T. che doveva riunirsi per “...esaminare
(generiche) problematiche inerenti dubbi sull’interpretazione delle norme per
la costruzione e la stazza...” [all. n. 05]
il successivo 24
maggio ?
Tale comportamento ha precluso l’immediata
discussione di merito, condizionando:
A) Il Comitato per le Proteste, che
avrebbe meglio inteso l’oggetto della protesta.
B) I Ricorrenti che, in buona fede,
rimettendosi al parere del C.T. (che però si era già espresso!) hanno avuto
preclusa la possibilità di entrare nel merito della protesta.
Ed ovviamente facendo ottenere ai
Protestati un evidente vantaggio in quanto il parere, conosciuto dal
Segretario, era loro favorevole.
Ci si domanda perché nella comunicazione
al Comitato per le Proteste, data dal Segretario della Classe, non sia stato
fatto presente il fatto su riportato, cosa che avrebbe portato alla squalifica
di ITA 2134 ed al ritiro del Certificato di Stazza.
c) Nel corso
dell’udienza del 27/06/07 si è potuto visionare il Certificato di Stazza del
dinghy protestato ITA 2134 (La Creatura) e si è appurato come questo Dinghy
fosse stato stazzato,
precedentemente alla sua nomina
nel C.T. A.I.C.D., dallo Stazzatore Federale Gian Pietro Pollesel (FIV
137),attualmente componente del Comitato Tecnico, in data 24/06/05 [all. n. 09].
Tenendo presente la definizione di “Parte
interessata” data dalla FIV:
“Parte interessata
Una persona che abbia qualcosa da guadagnare o perdere in
conseguenza di una decisione del Comitato per le Proteste o che abbia un
interesse personale nella decisione.”
il sig. Pollesel può essere considerato
“Parte interessata” in quanto stazzatore della barca contestata, anche se in
periodo antecedente alla sua nomina nel C.T della Classe e quindi,
probabilmente come componente del C.T., condizionato dalla circostanza.
Poiché il Comitato Tecnico è organo
collegiale, ed in quanto tale, non può deliberare se non collegialmente, come
d’altronde ha fatto, il fatto stesso che uno dei componenti possa essere
considerato “Parte interessata” (o, forse meglio, influenzata!)
rende tutto il Comitato Tecnico “Parte
interessata”.
Per
quanto esposto si ritiene che il Comitato Tecnico A.I.C.D. non possa essere
ritenuto “Autorità responsabile...” a norma della regola 64.3 b)
III°) I
Soci Protestanti ricorrono contro l’ammissione del dinghy 12’ ITA 2185 (Stefano
II°) alla regata “11° Trofeo Bombola d’Oro” del 18 - 20 maggio 2007.
Solo nel corso dell’udienza del
27/06/07 si è potuto visionare il documento di Stazza presentato, dal dinghy
protestato ITA 2185 [all. n.10], alla Segreteria
dello Yacht Club Italiano in data 13/04/07 ed inviato direttamente dallo
stazzatore, sig. Leuzzi (FIV 99),via fax.
I Ricorrenti fanno notare che:
Pur sottolineando l’assoluta buona
fede della Segreteria dello Yacht Club Italiano che, sicuramente, ha
ritenuto il documento inviato valido a tutti gli effetti;
a) Il documento presentato :
- non è un Certificato di Stazza ma un
Verbale di Stazza.
- non riporta la data d’invio del
documento all’A.I.C.D.
- non riporta la data d’emissione del
Certificato di Stazza.
Quindi il documento è incompleto e,
comunque, non sostitutivo del Certificato di Stazza.
b) Poiché risulta che ITA 2185 regatti,
ultimamente, presentando questo documento, si è chiesto al Tesoriere
dell’A.I.C.D., responsabile del rilascio dei Certificati di Stazza [all. n.12 - art.
13] l’invio del
Certificato di Stazza, qualora rilasciato, di ITA 2185 [all. n. 11]:
- non si è ricevuta a tutt’oggi, dalla
Segreteria, risposta alcuna ne ufficiale ne ufficiosa.
c) La Regola B.6.2 della Normativa per
l’Attività Velica in Itala prescrive :
“Per
partecipare all’attività sportiva nazionale le barche dovranno essere in
possesso di regolare certificato di stazza o di conformità, emesso secondo le
norme del Regolamento di Stazza della rispettiva Classe. Tale certificato dovrà
essere presentato in originale al Comitato Organizzatore al momento del
perfezionamento dell’iscrizione e, in ogni modo, prima dell’inizio della prima
prova, insieme agli altri eventuali certificati richiesti dalla Classe.”
d) Il Bando di Regata prescrive [all. n. 03]:
“CERTIFICATI
DI STAZZA
Tutte le
imbarcazioni dovranno essere in possesso di un valido certificato di stazza che
dovrà essere presentato alla Segreteria Regate al momento del ritiro delle
Istruzioni di Regata.”
e) Lo Statuto A.I.C.D. prescrive [all. n. 12 – art.4
]:
“Certificato di stazza e di
conformita' - Nessuna imbarcazione puo' prendere
parte a regate ufficiali della Classe se il proprietario non e' in possesso di
regolare certificato di stazza o di conformita' (per quest'ultimo nei limiti
previsti dal certificato stesso).”
Per
quanto esposto si ritiene che il dinghy ITA 2185 (Stefano II°) non dovesse
essere ammesso alla regata “11°Trofeo Bombola d’Oro” del 18 - 20 maggio 2007.
Per quanto sopra esposto voglia codesta Giuria di
Appello accogliere il presente ricorso dando soddisfazione ai ricorrenti.
Con l’occasione porgiamo distinti
saluti
Carlo
Attilio Cameli
(Tessera
AICD n. 30390) ITA 2165
Vincenzo
Penagini
(Tessera
AICD n. 31630) ITA 2150
Giulio
Alati
(Tessera
AICD n. 30040) ITA 2147
Giuseppe
(Pinuccio) Viacava
(Tessera
AICD n. 32340) ITA 1582
Allegati:
01) - Decisione del Comitato per le Proteste del
27/06/2007 (Decisione
del CdP richiesta a segreteria)
02) - Protesta del 19/05/2007 (Protesta richiesta a segreteria)
03) - Bando di regata
(Bando di Regata richiesto a segreteria)
04) - Istruzioni di regata
(Istruzioni di Regata richieste a segreteria)
05) - Richiesta del Comitato per le Proteste
d’interpretazione della norma invocata alla Segreteria dell’A.I.C.D. del
20/05/2007 (Da
allegato n.2 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
06) - Verbale dell’Udienza di protesta del 20/05/2007 (estratto da Protesta richiesta a
segreteria)
07) - Parere della Segreteria A.I.C.D. del 25/05/2007
(Da
allegato n.7 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
08) – Convocazione della continuazione dell’udienza.
17/06/2007
(Da
allegato n.6 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
09) - Certificato di Stazza di ITA 2134, La Creatura
(Da
allegato n.9 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
10) - Verbale di Stazza di ITA 2185, Stefano II° v(Da
allegato n.10 a Decisione del CdP richiesti a segreteria)
11) - E-mail di richiesta Certificato di Stazza di ITA 2185
e risposta del Tesoriere A.I.C.D.
12) - Statuto A.I.C.D.
13) - Regolamento di Costruzione A.I.C.D. 2005 – 2008
(Da allegato
n.1 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
14) – Verbale dell’Assemblea straordinaria del 28/10/2006
15) - ‘Fasciame’ dai regolamenti di Costruzione 1933, 1951,
1967.
(Da
allegato n.1 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
16) - Descrizione della costruzione attuata dal cantiere
Riva fino al 2005.
(Da
allegato n.2 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
17) - Descrizione della costruzione attuale del cantiere Van
der Meer (Olanda)
(Da allegato n.3 a Decisione del
CdP richiesto a segreteria)
18) - Descrizione della costruzione attuale del cantiere
YachtWorks di Bodrum(Turchia)
19) - e-mail varie
20) - CD allegato a Annuario 2004 (Da
allegato n.4 a Decisione del CdP richiesto a segreteria)
From: Giuseppe La Scala To: info@yci.it Cc: Giulio Alati ; aicd@dinghy.it Sent: Subject: TROFEO BOMBOLA D' ORO 2007 -
PROTESTA DI STAZZA Vi preghiamo di trasmettere al Comitato per le Proteste
dell' XI Trofeo Bombola D' Oro (i cui componenti ci hanno comunicato la
loro presenza presso la Base di Portofino dello YCI in occasione della
Coppa Alberti di Sabato e Domenica Prossimi, la seguente comunicazione: "Spettabile
Comitato, come
preannunciatoVi, ho portato a conoscenza del Comitato Direttivo e del
Comitato Tecnico dell' AICD - riuniti il 24/5/2007 in seduta comune - il
Vostro provvedimento del 20/5 u.s. concernente la protesta di stazza dei
concorrenti ITA 2147, ITA 2165, ITA 1582, ITA 2150 contro le imbarcazioni
ITA 2185 e ITA 2134. Per
quanto ci compete - e con riguardo alla richiesta interpretazione della
norma invocata - si è esaminato il parere già
richiesto al Comitato Tecnico (onde istruire la richiesta già avanzata
alla Classe dal Socio Alati – ITA 2147 – di non emissione/ritiro del
certificato di stazza di ITA 2185). Il Comitato Tecnico ha osservato, al riguardo, come la norma
invocata nel presente regolamento debba essere interpretata nel senso che
i chiodi a ribattere debbano essere posti laddove le ordinate si
sovrappongono alle due tavole di fasciame, sovrapposte a loro volta. Non nel senso che la loro presenza sia obbligatoria anche sulla
sovrapposizione delle tavole di fasciame, tra le ordinate. Ciò
ai sensi dei disegni esplicativi e della breve relazione qui unita, che
anche il Comitato Direttivo dell' AICD ha deciso di fare propria. In
conseguenza di ciò esso ha altresì deciso di respingere la richiesta di
Giulio Alati (che ci legge in copia) per la non emissione/ritiro del
certificato di stazza di ITA 2185. Tanto Vi si comunicava per le decisioni di
Vostra competenza." Avv. Giuseppe La Scala - Segretario dell' Associazione
Italiana Classe Dinghy 12'
Allegato
Sotto il profilo interpretativo riteniamo che l’ espressione “alle
ordinate e tra di loro” debba essere intesa nel senso di “ alle ordinate e tra
le tavole di fasciame” (sostantivo che è il soggetto della frase).
E
così, dal punto di vista costruttivo, non sembra né richiesto né essenziale che
i chiodi siano anche solo tra le tavole, in posizioni intermedie alle ordinate,
anche perché il regolamento prevede espressamente che il collegamento delle
tavole possa essere completato con incollaggio.
Nel regolamento futuro sarà opportuno esplicitare il numero e la
posizione dei chiodi o liberalizzarne
l’impiego definendo solo in modo chiaro che “almeno” ogni tavola deve
essere collegata all’altra nel punto in cui corrisponde una ordinata ed a
queste devono essere fissate
From: "Vincenzo" <vpenagini@sigmabrk.it>
To:
"Franco Ballarin" <sudlaguna@libero.it>
Sent:
Subject:
CERTIFICATO DI STAZZA ITA-2185.
Caro Franco,
sto predisponendo il ricorso in appello avverso
la decisione della protesta respinta dal CdP del Bombolino 2007 contro le
imbarcazioni ITA 2134 e ITA 2185. ( barche in legno senza chiodi ).
Senza voler entrare nel merito della protesta e
delle sue motivazioni, sono rimasto sconcertato, ritirando i documenti
necessari per il ricorso in appello che ITA 2185 abbia presentato ( e mi è
giunta voce che continui a presentare alle regate delle ultime domeniche a cui
partecipa ) al Bombolino la fotocopia di un verbale di stazza.
Pur stimando Alfio Valente come timoniere e come
persona ( e a ho già avuto modo di dirgli che nella protesta non ci sono motivi
di classifica o personali ) sono rimasto sconcertato dal fatto che non abbia
presentato, a Portofino, il certificato di stazza ( che peraltro è molto simile
al verbale ).
Il certificato di stazza esiste? Se esiste
quando è stato emesso?.In caso di esistenza me ne potresti fornire fotocopia (
a Chioggia )
Essendo stretti i tempi per il ricorso Ti prego
di darmi una risposta il più presto possibile.
Scusa se ho disturbato Te ma sei il preposto
alla emissione da parte della Classe.
Un caro saluto arrivederci ai prossimi giorni.
V.Penagini
Denominazione - L'Associazione prende il nome di "Associazione
Italiana Classe Dinghy 12 p." (A.I.C.D.) - Associazione Sportiva
Emblema - La bandiera di classe e' la bandiera alfabetica lettera T
dei segnali del Codice Internazionale.
Scopi - L'associazione, che non persegue fini di lucro, ha lo
scopo di promuovere la diffusione, l'organizzazione e l'attivita'
dell'imbarcazione denominata Dinghy 12 p. soprattutto tra giovani i in
particolari di:
a)
tenere
informati tutti i componenti presenti e futuri dell'Associazione degli sviluppi
della Classe e di tutte le proposte riguardanti le regole di classe;
b)
b)
instaurare e mantenere rapporti con la Federazione Italiana Vela - F.I.V.;
c)
c)
promuovere di concerto con la FIV il Campionato della Classe Dinghy 12p. (già
riconosciuto come Campionato Italiano fino all'anno 1968) e coordinare con la
stessa il programma delle regate;
d)
d)
incoraggiare e promuovere nel territorio italiano, sempre di concerto con la
FIV, regate tra giovanissimi, inserendo nel Campionato di Classe una classifica
per juniores;
e)
e) trattare
eventualmente con la FIV tutto ciò che riguarda le regole di stazza della
Classe; instaurare i migliori rapporti con i costruttori per garantire la
rispondenza dell'imbarcazione al regolamento e per esaminare le proposte
eventualmente avanzate dagli associati e dai costruttori stessi per il
miglioramento delle prestazione e della sicurezza delle imbarcazioni;
f)
f) promuovere
manifestazioni nautiche per Dinghy 12p. anche di contenuto non necessariamente
agonistico.
Certificato
di stazza e di conformita' - Nessuna
imbarcazione puo' prendere parte a regate ufficiali della Classe se il
proprietario non e' in possesso di regolare certificato di stazza o di
conformita' (per quest'ultimo nei limiti previsti dal certificato stesso).
Iscrizione
all'A.I.C.D. - Per
partecipare alle regate della Classe Dinghy 12p. e' indispensabile essere soci
dell'Associazione Italiana di Classe. Questa condizione non e' richiesta ai
partecipanti con numero velico straniero.
ART. 6
Soci- Possono far parte dell'Associazione:
a) i
proprietari di un'imbarcazione della classe Dinghy 12p.;
b) i
timonieri di un'imbarcazione della Classe Dinghy 12p. di cui non sono
proprietari;
c) i
simpatizzanti dello sviluppo della Classe Dinghy 12p.;
I soci si
distinguono in Effettivi (Ordinari, Sostenitori, Juniores) e Onorari.
Le quote
associative dei soci proprietari e non proprietari (Ordinari, Sostenitori,
Juniores) vengono fissate nell'assemblea annuale.
I soci non
in regola con il pagamento della quota sociale decadono automaticamente dalla
qualifica di Soci.
Soci Onorari sono coloro che
hanno acquisito particolari benemerenze a favore della Classe. Essi sono
nominati dall'Assemblea su proposta del Consiglio Direttivo.
Organi
dell'Associazione - Sono
Organi dell'Associazione:
l'Assemblea,
il Consiglio Direttivo, il Segretario, il Tesoriere, il Comitato Tecnico, i
Revisori dei Conti, il Collegio dei Probi Viri.
ART. 8
L'Assemblea
legalmente convocata e validamente
costituita rappresenta l'universalita' degli associati. Le sue deliberazioni
prese in conformita' del presente statuto e della legge, sono obbligatorie per
tutti, compresi gli assenti e i dissenzienti.
ART. 9
L'Assemblea
Ordinaria sara' convocata almeno una
volta all'anno in occasione del Campionato Italiano Dinghy 12 p. o entro il
mese di novembre a mezzo di lettera particolare a tutti i soci, spedita almeno
trenta giorni prima della data fissata. La localita' sara' indicata, con
l'ordine del giorno, dal Segretario di Classe in carica.
L'Assemblea
dell'Associazione sara' validamente costituita quando almeno il dieci per cento
dei soci sara' presente di persona o per delega.
L'assemblea
elegge di volta in volta il proprio Presidente; in difetto di accordo la
Presidenza competera' al Segretario ed in mancanza di questo al socio piu'
anziano presente.
ART. 10
Tutti i
soci hanno diritto ad un voto. Tutti i soci possono delegare, per iscritto un
altro socio a rappresentarli nell'assemblea. Nessun componente l'assemblea puo'
rappresentare piu' di due soci.
ART. 11
L'Associazione
elegge tra i soci, nell'Assemblea generale annuale, il Segretario, 6 membri del
Consiglio Direttivo (che lo comporranno unitamente al Segretario), il
Tesoriere, 2 Revisori dei Conti, 3 membri che compongono il Comitato dei Probi
Viri.
Elegge
altresì, anche tra non soci, 3 membri che compongono il Comitato Tecnico.
Gli eletti
durano in carica 2 anni e sono rieleggibili.
L'Assemblea
approva il rendiconto economico dell'esercizio precedente (che decorre dal
primo novembre dell'anno precedente al 31 ottobre dell'anno nel quale essa si
svolge); determina l'ammontare delle quote associative, delibera circa l'eventuale
trasferimento della sede sociale e su ogni altro argomento di carattere
generale o particolare iscritto all'ordine del giorno.
ART. 12
Assemblea
Straordinaria - I
presenti all'assemblea straordinaria debbono essere in numero non inferiore al
cinquanta per cento degli iscritti in prima convocazione; in seconda
convocazione dovra' essere presente almeno il dieci per cento degli iscritti.
L'Assemblea
in Sede Straordinaria delibera sulle modifiche statutarie e per lo scioglimento
e liquidazione dell'Associazione.
Le
manifestazioni di voto su questioni incluse nell'ordine del giorno
dell'assemblea, anche se straordinaria possono essere effettuate dai soci anche
a mezzo di lettera raccomandata indirizzata al Presidente dell'Assemblea e da
aprirsi solo dopo la valida costituzione dell'Assemblea medesima.
Al
Consiglio Direttivo, convocato
e presieduto dal Segretario - che ne promuove l'attività e ha la legale
rappresentanza dell'Associazione - è demandata l'esecuzione delle delibere
dell'Assemblea e la ordinaria gestione delle attività associative.
Il Tesoriere
amministra il fondo associativo, redige il rendiconto economico, cura il
tesseramento dei soci, rilascia i certificati di stazza e ne tiene il registro.
Egli partecipa di diritto alle riunioni del Consiglio Direttivo.
Al Comitato
dei Probi Viri è assegnata la competenza disciplinare; esso sanziona -
anche d'iniziativa - i comportamenti dei soci contrari allo Statuto o comunque
non conformi alla correttezza e allo spirito di sportività che deve sempre
ispirare i rapporti tra i soci.
In
particolare il Comitato dei Probi Viri può irrogare, in considerazione della
gravità dell' addebito, le seguenti sanzioni:
Contro la
sola sanzione dell'esclusione dall'Associazione è ammessa l'impugnazione
all'Assemblea Generale annuale dei soci; quest'ultima può revocare il
provvedimento anche irrogando direttamente, in sua vece, le sanzioni dell'ammonizione
e della sospensione.
Il
Consiglio Direttivo individua le Zone AICD e, laddove esse non
provvedano direttamente alla nomina di uno o più responsabili (anche in
considerazione delle flotte che compongono ciascuna zona) li designa
direttamente.
Esso garantisce
l'attività della Sezione Classici alla quale appartengono tutti i soci
armatori di barche con lo scafo in legno e di costruzione tradizionale. Anche
in questo caso ne nomina il responsabile laddove la sezione non provveda
direttamente.
I responsabili
delle zone AICD e della Sezione Classici rappresentano le realtà locali e
specifiche nel rapporto col Segretario e col Consiglio Direttivo. Ciò ai fini
della più efficace gestione dell'attività dell'Associazione.
Il Comitato
Tecnico, composto da tre membri
eletti dall'assemblea, costituisce l'organo consultivo dell'Associazione per
quanto concerne il regolamento di stazza, le sue eventuali modificazioni e
integrazioni, la sua interpretazione anche in riferimento alle verifiche che
effettuera' presso i costruttori ed i suggerimenti e le richieste da proporre a
questi e alla FIV.
Il Comitato
Tecnico, d'intesa con il Consiglio Direttivo, compie gli interventi necessari
per l'applicazione effettiva del regolamento di stazza.
Si
interessa e opera perche' siano disponibili gli strumenti necessari allo scopo
(piani di costruzione esatti e completi, dime, eccetera), compie sopralluoghi e
controlli presso i costruttori, studia soluzioni tecnico-costruttive per il
miglioramento delle prestazioni e in particolare della sicurezza
dell'imbarcazione.
Il Comitato
Tecnico tiene i contatti con gli stazzatori, con i quali si
incontra almeno una volta nel biennio.
ART. 15
I Revisori
dei Conti provvedono a verificare
periodicamente l'amministrazione del fondo associativo, riferendo al Consiglio
Direttivo e, in occasione dell'Assemblea Generale annuale, relazionando ai soci
relativamente all'attività del Tesoriere da essi verificata.
ART. 16
Per quanto
non espressamente previsto si applicheranno le norme vigenti in materia di
Associazioni Civili.
L'assemblea dell'AICD, convocata per deliberare sulla revisione del Regolamento di Classe, sentita la relazione del Segretario e dibattuto su di essa
delibera
- di non procedere all'esame della bozza di nuovo Regolamento predisposta dalla Commissione nominata In seguito alla delibera assembleare del novembre 2005 e licenziata daI Direttivo deIl'A!CD; di non procedere altresì all'esame del vari emendamenti rappresentati;
- di demandare al nuovo Comitato Tecnico - che si auspica composto prevalentemente, se non esclusivamente, di stazzatori e tecnici (non costruttori e/o regatanti) - Il coordinamento della prosecuzione del nuovo processo di revisione regolamentare
A tale proposito il C.T. dovrà sentire costruttori,
regatanti e tecnici (i socl anche attraverso referendum e/o sondaggi) e
proporre al Comitato Direttivo il testo di un nuovo regolamento sul quale dovrà
deliberare un'assemblea ad hoc.Ciò possibilmente entro il 31 ottobre 2007.
In particolare il C.T. dovrà approfondire i temi di:
-eIaminazione/baricentro/momento d’inerzia;
- eventuale introduzione di specifiche diverse per la
costruzione vtr/legno ovvero per quella in solo vtr;
-specifiche del doppi fondi delle riserve di
galleggiamento;
-divieto della protezione Industriale di modelli e tipologie costruttive.
- di demandare al nuovo Comitato Tecnico di procedere anche ad un piano di visita del cantieri che attualmente producono i dinghy 12', verificandone le specifiche progettuali e le modalità operative, onde consentire alla Classe di garantire il più opportuno controllo e la massima regolarità della fabbricazione.
Restano ferme le indicazioni di principio: barche Il più possibile sicure e le cui prestazioni siano il più possibile identiche tra loro nel tempo; sia pure in una offerta variegata quanto a materiali concessi (dal legno al compensato marino, dalla vtr/legno alla sola vtr) e che permettano una diversificazione ragionevole di disegni di coperta e attrezzature.
delibera altresì
- che fino
all’approvazione del nuovo regolamento, tutti i processi di autorizzazione alla
costruzione - ad eccezione di quelli già avviati - siano sospesi.
Milano, 28-10-2006
Regolamento
di costruzione 1951
Regolamento
di costruzione 1967
ed
i chiodi a ribattere nel Dinghy 12’
Il 27 aprile del 2005 viene filmato, dalla Classe, il metodo
costruttivo del Dinghy 12’ in legno.
Il filmato, inserito nel DVD allegato all’Annuario 2004 dato in occasione del ‘Bombolino d’Oro’ 2005, è stato attuato presso il Cantiere RIVA di Laglio (Co).
N.B.: I dialoghi tra virgolette sono stati tratti dal DVD.
Viene spiegato come debba essere
costruito un Dinghy 12’ in legno da un’ottimo Mastro d’ascia che segua
strettamente il Regolamento di Costruzione della Classe.
Il metodo e le regole sono quelle
seguite dal 1933 (Primo regolamento Italiano) ad Oggi.
Daniele Riva mostra la Dima
“...che viene preparata sul banco da lavoro seguendo il disegno....”, sulla
quale viene costruito lo scafo.
Dopo aver incastonato Dritto di
prua, Specchio di poppa e chiglia, viene impostato il fasciame formato da 12
corsi per lato.
“...Dopo la fasciatura che avviene
tramite in contatto meccanico dato dalla chiodatura...”
“...si deve predisporre la
disposizione delle centine. Le centine vengono messe a 17 centimetri una
dall’altra...”
“...e tra una centina e l’altra
viene fatta questa chiodatura con 3 chiodi tra uno spazio e l’altro...”
e
l’innovazione costruttiva del Dinghy 12’
Al Salone della Nautica di Genova del 09/10/2006
Riva espone un guscio di Dinghy 12’
senza chiodatura tra centina e centina.....e
Le modifiche costruttive non sono state comunicate ufficialmente alla Classe ed autorizzate dal Consiglio Direttivo e dal Comitato Tecnico, vigenti all’epoca,prima del 28/10/2006, data della decisione dell’Assemblea Straordinaria, che ha deliberato:
|
|||||||||||||
Building Timber |
Sapelli Mahogany (Planks, Longitudinal elements, Benches, Seats, Deck, Floorboards,
Rudder Cheeks), Anatolian Oak (Keel, Keelson, Transom, Frames, Stem,
Knees, Futtocks, Centreboard Case, Mast step) , Caucasian Spruce (Spars),
Certified Marine Ply (Rudder Blade) |
||||||||||||
Further Details |
Varnished with Jotun Benar and International
Original, hull glued with Lloyd-Approved epoxy, spars laminated with
polyurethane, fastenings in copper and in AISI316 stainless steel.
Centerboard in hot dip galvanized steel. Rudder pintles and halliard sheave
with Delrin bushing. Rudder blade in epoxy-painted certified marine ply. Stem
and some knees laminated in oak. Running rigging Cousin Ropes, blocks
Lalizas. Sail in 6 oz. Polyant, manufactured by Kaya Sails. Some building materials and some details subject to
change acc. to individual agreements. Acc. to client specifications and to
class approval prototype has no oars, rowlocks, footbraces and david hooks. |
What is the profile for a potential owner of
the 12’ Dinghy? |
The 12’ Dinghy attracts kids as well as
people of the generation who remember this boat as a succesful racer and an
elegant tender. The potential owner cares for an “original”, manufactured
lovingly in the best workmanship, strictly according to plans. The potential
owner enjoys the flame of the mahogany, the solidness of the oak and the tradition of the hand-formed copper rivets, about 1600 of them. The potential owner apreciates a living
classic legend. |
Image Gallery of 12' Dinghy
From:
Giuseppe
La Scala - La Scala & Associati
To:
'Giulio Alati'
Cc:
'Aldo
Ferrario' ; 'Aldo Samele' ; alessandro_frumento@virgilio.it ; 'Beppe
Contratto' ; brizzi@costa.it
; 'Carlo
Pizzarello' ; 'Castellaro Gianni' ; 'Enrico Corsi
(dinghy)' ; 'Fabrizio Di
Feo' ; 'Gianni Magnano' ; 'Luca Manzoni
(dinghy)' ; 'Luigi Croce' ; 'maurizio
tirapani' ; 'Paolo
Viacava' ; 'piocerocchi3'
; 'Vittorio
d'Albertas (North)' ; 'Vincenzo Penagini' ; 'Stefano Tolotti'
; 'Sergio Masserotti'
; 'Renzo
G. Santini' ; 'Raffaello Napoleone uff.' ; 'Provini Riccardo' ; 'Pieter
Bleeker' ; 'Paolo Rastrelli' ; 'Paola
Martinelli Pizzarello' ; 'Jeff Napier' ; 'JEFF NAPIER' ; 'Jeff Rapallo
Napier' ; 'Guido
Saddam' ; 'Gualtiero
Ferri' ; 'Giuseppe De Marte 1' ; 'Giuseppe DeMarte uff.' ; 'Gian
Maria Annoni' ; 'Francesca Lodigiani nuovo uff.'
; 'Fossati'
; 'Filippo
Jannello' ; 'Fabrizio Cusin' ; eziodonaggio@libero.it
; 'Fabio
Mangione 1' ; 'Fabio
Fossati 2' ; 'Elio Falzotti' ; 'Attilio Carmagnani (dinghy)' ; 'Allodi Gaetano' ; 'Alfonso Postorino' ; 'Cesare
Cislaghi' ; 'Giampiero Pollesel' ; 'enrico papa' ; 'Carlo
Cameli'
Sent:
Friday, April 20, 2007
7:24 PM
Subject:
R: chi ha orecchie per intendere intenda
Caro Giulio,
vedo che continui con le "piazzate".
E in questa sede ogni tua istanza è irricevibile.
Procedi secondo le regole e deciderà chi è previsto lo
faccia.
Tanti saluti.
Giuseppe
-----Messaggio
originale-----
Da:
Giulio Alati
[mailto:g.alati@tin.it]
Inviato:
venerdì 20 aprile 2007 16.19
A:
Giuseppe La Scala - La Scala & Associati
Cc:
'Aldo Ferrario'; 'Aldo Samele'; alessandro_frumento@virgilio.it;
'Beppe Contratto'; brizzi@costa.it; 'Carlo
Pizzarello'; 'Castellaro Gianni'; 'Enrico Corsi (dinghy)'; 'Fabrizio Di Feo';
'Gianni Magnano'; 'Luca Manzoni (dinghy)'; 'Luigi Croce'; 'maurizio tirapani';
'Paolo Viacava'; 'piocerocchi3'; 'Vittorio d'Albertas (North)'; 'Vincenzo
Penagini'; 'Stefano Tolotti'; 'Sergio Masserotti'; 'Renzo G. Santini';
'Raffaello Napoleone uff.'; 'Provini Riccardo'; 'Pieter Bleeker'; 'Paolo
Rastrelli'; 'Paola Martinelli Pizzarello'; 'Jeff Napier'; 'JEFF NAPIER'; 'Jeff
Rapallo Napier'; 'Guido Saddam'; 'Gualtiero Ferri'; 'Giuseppe De Marte 1';
'Giuseppe DeMarte uff.'; 'Gian Maria Annoni'; 'Francesca Lodigiani nuovo uff.';
'Fossati'; 'Filippo Jannello'; 'Fabrizio Cusin'; eziodonaggio@libero.it; 'Fabio
Mangione 1'; 'Fabio Fossati 2'; 'Elio Falzotti'; 'Attilio Carmagnani (dinghy)';
'Allodi Gaetano'; 'Alfonso Postorino'; Cesare Cislaghi; Giampiero Pollesel;
enrico papa; Carlo Cameli
Oggetto:
Re: chi ha orecchie per intendere intenda
Ultimo messaggio al Segretario e agli amici
della Classe, poi mi ritiro in dignitoso silenzio.
Rispondere ai tuoi
interventi, caro Giuseppe, è per me sempre un momento di amarezza, perchè
innegabilmente ci siamo sempre voluti bene e le offese degli amici sono sempre
le più dolorose, però devo farlo perchè non accetto minacce (la diffida
dovresti farla a qualcun altro), i toni maleducati della tua risposta
(dare aria alla bocca) e l'ingnoranza sui temi toccati di cui mi
accusi, necessitano da parte tua di scuse immediate, che accetterò al solo
pensiero che vuoi farmele.
Sarebbe il caso che in qualità di Leader della
Classe non solo ti rileggessi le norme, ma le applicassi e le facessi
rispettare.
Dovresti, invece di avere
toni offensivi nei miei confronti, rimediare all'errore che la Classe ha
fatto dando la stazza ad una barca in legno costruita senza il rispetto dei
requisiti applicabili, ritirando il Certificato di Stazza.
A differenza di quanto
affermi, che non conosco i temi di cui parlo, ti allego la regola che invece
sei tu che non conosci.
2.1 SCAFO in legno.
g) Fasciame:
Mogano, Teak, Pino o
Cedro. Tavole da mm. 8 di spessore.
Fasciame
composto da 12 tavole per parte, sovrapposte mm. 16 e
fissate con chiodi in rame a ribattere alle
ordinate e tra di loro;
questo collegamento può essere completato con incollaggio con colla marina o
epossidica.
Con la presente chiedo ufficialmente, come suggerito da te suggerito,
alla Segreteria della Classe, al Comitato Direttivo e al Comitato Tecnico, il
ritiro del Certificato di Stazza e la proibizione alla parteciapazione alle tre
regate legni della barca senza chiodi e di qualsiasi barca construita non
in conformità al Regolamento.
Giulio Alati
Da:
"Giuseppe La Scala - La Scala & Associati"
<g.lascala@lascalaw.com>
A:
"'Giulio
Alati'" <g.alati@tin.it>; "'enrico papa'" <enripapa@alice.it>
Cc:
"'Aldo
Ferrario'" <aldoferrario.pgv@tin.it>; "'Aldo Samele'"
<asamele@fastwebnet.it>;<alessandro_frumento@virgilio.it>;
"'Beppe Contratto'"
<beppecontratto@atlink.it>;<brizzi@costa.it>; "'Carlo
Pizzarello'" <carlo.pizzarello@sepin.com>; "'Castellaro
Gianni'"<castellaro@grondona.com>; "'Enrico Corsi
(dinghy)'" <enricorsi@libero.it>; "'Fabrizio Di Feo'"
<fisio@tin.it>; "'Gianni Magnano'"
<Giovanni.Magnano@fincantieri.it>; "'Luca Manzoni (dinghy)'"
<lucamanzoni@nuncas.it>; "'Luigi Croce'"
<elvstrom.srl@libero.it>; "'maurizio tirapani'"
<maurizio.tirapani@tin.it>; "'Paolo Viacava'"
<portofino@tin.it>;
"'piocerocchi3'"<pio.cerocchi@cnr.it>; "'Vittorio
d'Albertas (North)'" <vittorio@it.northsails.com>; "'Vincenzo
Penagini'" <vpenagini@sigmabrk.it>; "'Stefano Tolotti'"
<471942@tiscali.it>; "'Sergio Masserotti'"
<smb@xwnet.com>; "'Renzo G. Santini'"
<renzosantini@sunpaper.it>;"'Raffaello Napoleone uff.'"
<napoleone@pittimmagine.com>; "'Provini
Riccardo'"<rprovini@tim.it>; "'Pieter Bleeker'" <Pieter.Bleeker@hetnet.nl>;
"'Paolo Rastrelli'"<paolo.rastrelli@tin.it>; "'Paola
Martinelli Pizzarello'" <pao_martinelli@yahoo.it>; "'Jeff
Napier'" <jnapier@alice.it>; "'JEFF NAPIER'" <jnapier01@msn.com>;
"'Jeff Rapallo Napier'"<jnapier@aliceposta.it>; "'Guido
Saddam'" <guidobattisti@tin.it>; "'Gualtiero
Ferri'"<ferriimm@tin.it>; "'Giuseppe De Marte 1'"
<giuseppe.demarte@fastwebnet.it>; "'Giuseppe DeMarte uff.'"
<Giuseppe.DEMARTE@snamprogetti.eni.it>; "'Gian Maria
Annoni'"<gianmaria_annoni@village.it>; "'Francesca Lodigiani
nuovo uff.'"<Francesca.Lodigiani@agnoli-bernardi.it>;
"'Fossati'" <dinghyman@email.it>; "'Filippo
Jannello'" <filo.jan@fastwebnet.it>; "'Fabrizio Cusin'"
<fabrizio.cusin@saipisa.it>;<eziodonaggio@libero.it>; "'Fabio
Mangione 1'" <alnair3@virgilio.it>; "'Fabio Fossati
2'"<xfossati@tin.it>; "'Elio Falzotti'"
<rockmaster@alice.it>; "'Attilio Carmagnani
(dinghy)'"<acarma@tin.it>; "'Allodi Gaetano'"
<allodiga@tin.it>; "'Alfonso Postorino'" g.posto@tin.it
Data
invio: giovedì 19 aprile 2007 10.59
Oggetto:
R: chi ha orecchie
per intendere intenda
Caro Giulio,
rispondo solo per chiarire che parli -
come al solito su questi temi- per dare aria alla bocca e - sempre come al
solito su questi temi - di cose che non conosci.
Nè aggiungo ... "da che pulpito"
!
Se
ci sono contestazioni sulla barca di Valente (della quale non mi sono occupato
ma che mi risulta regolarmente stazzata dopo essere stata scrupolosamente
misurata e verificata pezzo per pezzo, come per tutti i legni), siano avanzate
nelle sedi proprie (inviando dettagliate contestazioni alla Segreteria e al
Comitato Direttivo), non sollecitando impropri "fori giudiziari" di
amici.
Se
vuoi continuare a discuterne in questo modo, fallo con chi ti pare ma
escludimi, cortesemente, dall' elenco degli indirizzatari.
Ti
diffido solo dall' assumere comportamenti - a Napoli o altrove - che siano
incompatibili con gli obblighi di comportamento leale e sportivo.
Questa
volta hai passato il segno.
Giuseppe
-----Messaggio originale-----
Da:
Giulio Alati [mailto:g.alati@tin.it]
Inviato:
mercoledì 18 aprile 2007 23.59
A:
enrico papa
Cc:
Aldo Ferrario; Aldo Samele; alessandro_frumento@virgilio.it;
Beppe Contratto; brizzi@costa.it; Carlo
Pizzarello; Castellaro Gianni; Enrico Corsi (dinghy); Fabrizio Di Feo; Gianni
Magnano; Luca Manzoni (dinghy); Luigi Croce; maurizio tirapani; Paolo Viacava;
piocerocchi3; Vittorio d'Albertas (North); Vincenzo Penagini; Stefano Tolotti;
Sergio Masserotti; Renzo G. Santini; Raffaello Napoleone uff.; Provini
Riccardo; Pieter Bleeker; Paolo Rastrelli; Paola Martinelli Pizzarello; Jeff
Napier; JEFF NAPIER; Jeff Rapallo Napier; Guido Saddam; Gualtiero Ferri; Giuseppe
La Scala uff.; Giuseppe De Marte 1; Giuseppe DeMarte uff.; Gian Maria Annoni;
Francesca Lodigiani nuovo uff.; Fossati; Filippo Jannello; Fabrizio Cusin; eziodonaggio@libero.it; Fabio Mangione
1; Fabio Fossati 2; Elio Falzotti; Attilio Carmagnani (dinghy); Allodi Gaetano;
Alfonso Postorino
Oggetto:
chi ha orecchie per intendere intenda
ad enrico e p.c.
agli amici
maestro, perchè si dice così
dei grandi istrioni che calcano il palcoscenico amati dalle folle dei
dinghisti..., la barca di Valente (assi sottili di legno senza nemmeno un
chiodo e totalmente in epossidica) non è assimilabile ad un dinghy in legno.
inoltre tradisce il mandato
dato all'azzeccagarbugli nel rinnovargli il segretariato, cioè la difesa del
dinghy tradizionale, taroccate quanto volete i plasticoni, tanto al segretario
interessa solo il numero sempre maggiore di regatanti, ma non permettetevi di
taroccare i dinghy in legno!!!
la costruzione a
klinker è fatta di assi sovrapposte tenute insieme da migliaia di chiodi,
punto!
ci faremo ridere
dietro dagli olandesi e da tutti quelli che ritengono il dinghy in legno
un'opera d'arte da conservare.
l'azzeccagarbugli ha
dato un certificato di stazza ad una barca che se pur in legno, non rispetta il
metodo costruttivo richiesto dal progetto originale, le misure poi... lasciamo
perdere, se la stazza non viene ritirata la barca può correrre solo con i
plasticoni, visto che ha l'anima si di legno, ma è plasticata tutta. punto.
se
si presenta a napoli chiederò a tutti, olandesi compresi, rigidi difensori
della tradizione, di non scendere in acqua.
e
dire che ad alta voce avevo chiesto di evitare taroccature sui legni, come i
doppifondi (sic!) che riva dice autorizzati dall'azzeccagarbugli...
ma
quali doppi fondi, mettete i salsicciotti se volete scendere in acqua, oppure
fatevi un plasticone taroccato inaffondabile...
credo che qualsiasi persona chiamata ad un posto di responsabilità, che
sia una società, un ente, una associazione, etc., per prima cosa debba chiedere
il rispetto delle regole, da tutti, ed anche da lui, perchè solo con il
rispetto delle regole c'è rispetto di se stessi e degli altri, non vorrei che
l'azzeccagarbugli tradisse questo principio fondamentale e il mandato che ha
avuto, e pensare che gli ho tirato la volata sottobanco al rinnovo
dell'incarico perchè innamorato delle nostre barche!!!
un
abbraccio, anche all'azzeccagarbugli,
giulio
Da: "Giuseppe La Scala"
<g.lascala@mail.lascalaw.com>
A: "Attilio Carmagnani"
<acarma@tin.it>; "Renzo G. Santini"
<renzosantini@sunpaper.it>; "Giulio Alati"
<g.alati@tin.it>; "Pio Cerocchi" <pio.cerocchi@cnr.it>;
<aicd@dinghy.it>
Cc: "Marco Colombo"
<marco.colombo@iol.it>; "Elio Dondero"
<fdacciai@libero.it>; "Elio Falzotti" <rockmaster@alice.it>;
"De Marte Giuseppe" <Giuseppe.DeMarte@cepavuno.it>;
"Massimo Pardi" <massimopardi@libero.it>; "maurizio
tirapani" <maurizio.tirapani@tin.it>; "Alfio Valente"
<valente.cernobbio@libero.it>; "Alberto Ridi (E-mail)"
<aridi@ginevra.it>; "Paolo Rastrelli"
<paolo.rastrelli@tin.it>; "enrico papa"
<enripapa@alice.it>; "Giampiero Pollesel"
<pollesel1@pqs.191.it>; "Cesare Cislaghi"
<cesare.cislaghi@virgilio.it>; "Allodi Gaetano"
<allodiga@tin.it>; "Fabio Fossati 2" <xfossati@tin.it>;
"Fabio Mangione 1" <alnair3@virgilio.it>;
<eziodonaggio@libero.it>; "Fabrizio Cusin"
<fabrizio.cusin@saipisa.it>; "Fossati"
<dinghyman@email.it>; "Francesca Lodigiani nuovo uff."
<Francesca.Lodigiani@agnoli-bernardi.it>; "Gian Maria Annoni"
<gianmaria_annoni@village.it>; "Giuseppe DeMarte uff."
<Giuseppe.DEMARTE@snamprogetti.eni.it>; "Giuseppe De Marte 1"
<giuseppe.demarte@fastwebnet.it>; "Gualtiero Ferri"
<ferriimm@tin.it>; "Guido Saddam"
<guidobattisti@tin.it>;
"Jeff Rapallo Napier" <jnapier@aliceposta.it>; "JEFF NAPIER"
<jnapier01@msn.com>; "Jeff Napier" <jnapier@alice.it>;
"Paola Martinelli Pizzarello" <pao_martinelli@yahoo.it>;
"Provini Riccardo" <rprovini@tim.it>; "Sergio
Masserotti" <smb@xwnet.com>; "Stefano Tolotti"
<471942@tiscali.it>; "Vincenzo Penagini" <vpenagini@sigmabrk.it>;
"'Vittorio d'Albertas (North)'" <vittorio@it.northsails.com>;
"Paolo Viacava" <portofino@tin.it>; "Luca Manzoni
(dinghy)" <lucamanzoni@nuncas.it>; "Enrico Corsi (dinghy)"
<enricorsi@libero.it>; "Castellaro Gianni"
<castellaro@grondona.com>; "Beppe Contratto"
<beppecontratto@atlink.it>; "Aldo Ferrario"
<aldoferrario.pgv@tin.it>
Data invio: domenica 6 maggio 2007 11.22
Oggetto: R: chi ha orecchie per intendere
intenda
A
margine delle regate di Napoli - che, in effetti, rimarranno nella storia,
osservo che:
La Classe non ha mai ricevuto richiesta
di (nè concesso) autorizzazione a costruire dinghy in legno con il solo chiodo
a ribattere tra ordinata e due corsi di fasciame sovrapposti. Il cantiere ha
ritenuto di procedere così ritenendolo conforme al regolamento attuale (e ho
già sul punto il parere, altrettanto conforme, del Comitato Tecnico).
E' vero invece che Penzo ha già
costruito artigianalmente un dinghy di legno senza alcun chiodo regolarmente
stazzato e che nessuno ha contestato (ha già partecipato a una o due edizioni
del Trofeo del Dinghy Classico e, addirittura, ai Campionati Assoluti di
Rimini).
Quanto
all' attrezzatura, io armo tutti i miei legni (cinque) degli anni 50 e 60 con
attrezzatura già esistente all' epoca: bozzelli in Tuflon e semplici
strozzascotte non in bachelite (ormai introvabili), ma in plastica nera; nessun
doppio rimando.
A
Napoli Flash ha vinto così
Ovviamente
picco con inferitura e base libera (l'imbisciamento non è di alcuna praticità:
a Napoli gli olandesi hanno incominciato a lasciare la base libera sul boma !).
Ma
, soprattutto: svuotatore (che tutti gli olandesi hanno, e di un modello che mi
pare assai più efficiente dei nostri), per ovvie questioni di sicurezza.
E'
ovvio che dovremo discutere seriamente su come costruire e armare un legno (a
maggior ragione se vi saranno previste casse stagne fisse, come prevede la
normativa CE) e su quale legno potrà essere considerato un
"classico".
Giuseppe
Da: "Giuseppe
La Scala"
<g.lascala@lascalaw.com>
A: "'Gian Maria A nnoni'"
<gianmaria_annoni@tiscali.it>; "'Gian Maria Annoni'"
<gianmaria_annoni@village.it>
Cc: "'Ing. Luca Manzoni'"
<lucamanz@nuncas.it>; "'Jeff Napier'" <jnapier@alice.it>;
"'Filippo Iannello'" <alessandra.tosi@fastwebnet.it>;
"'Fabio Fossati 2'" <xfossati@tin.it>;
"'Fossati'"<dinghyman@email.it>; "'Vincenzo
Penagini'" <vpenagini@sigmabrk.it>;
"'vincenzo'"<vincenzo.penagini@tin.it>; "'Elio Falzotti'"
<rockmaster@alice.it>; "'Aldo
Ferrario'"<aldoferrario.pgv@tin.it>; "'Aldo Ferrario (P.G.V.
S.r.l.)'" <aldo.ferrario@pgvsrl.com>;"'Pozzengo Ezio'"
<e.pozzengo@eurotecnica.it>; "'Tiiti Carmagnani'"
<acarma@tin.it>;"'Fabrizio Cusin'"
<fabrizio.cusin@saipisa.it>; "'Alberto Ridi (E-mail)'"
<aridi@ginevra.it>;"'Carlo Cameli'" <c.cameli@damicofratelli.it>;
"'Paolo Rastrelli'"
<paolo.rastrelli@tin.it>;<brizzi@costa.it>; "'maurizio
tirapani'" <maurizio.tirapani@tin.it>; "'Franco
Ballarin'"<sudlaguna@libero.it>; "'Gualtiero Ferri'"
<ferriimm@tin.it>; <aicd@dinghy.it>; "'Renzo G.Santini'" <renzosantini@sunpaper.it>
Data invio: domenica 22 ottobre 2006 11.25
Allega: emendamenti regolamento.xnk
Oggetto: ASSEMBLEA SUL REGOLAMENTO ED
EMENDAMENTI
Caro
Gianmaria,
allego
gli emendamenti pervenutimi con riguardo alla bozza di nuovo regolamento della
quale si discuterà nella prossima assemblea del 28/10. (naturalmente estendo il
messaggio ai membri del CD, del CT e ai responsabili di Flotta delle varie Zone
AICD).
Ciò
perchè tu possa curare la predisposizione del materiale da distribuire in
quella sede.
Ovviamente,
al di là del supporto elettronico (che credo saremo in grado di proiettare)
curerò io la stampa dell' eventuale materiale cartaceo (ritengo infatti che ne
saranno necessarie almeno 60/70 copie); nella mattina del 28 potremo fare tutto
in studio da me (che è proprio di fronte alla sede dell' assemblea). Ho già
chiesto a due giovani colleghe di aiutarci nelle funzioni di Segreteria, anche
durante il pomeriggio.
A questo
proposito prego Luca Manzoni di inviarmi l' ultima release con l' elenco degli
iscritti in regola con il tesseramento, affinchè si possa all' ingresso
prendere esatta nota dei partecipanti
Approfitto
invece di questo messaggio circolare a tutti i dirigenti dell' AICD per
confermare che resta tuttavia ferma la mia intenzione di chiedere
preliminarmente all' assemblea di non procedere all'approvazione della nuova
bozza (più o meno emendata); e ciò per le ragioni che ho già spiegato e
rispetto alle quali avevo anche chiesto ai membri del CD di esprimersi
preliminarmente.
L' ha
fatto solo Fabio Fossati, che conviene con la mia proposta; per il resto un
silenzio ... eloquente, tanto più dopo la lettura del programma elettorale di
Carlo Cameli del 19 ottobre scorso (anche se nel frattempo molti altri
dinghisti mi hanno detto di pensarla come me).
Premesso
che il "gran
lavoro fin qui fatto",
come lo chiama Carlo, è del tutto deludente sotto il profilo dell' attività
svolta in sede di Commissioni e non ha minimamente retto alla prova delle
verifiche "sul campo", indotte soprattutto dall' esame della
richiesta di autorizzazione della barca di Battisti, la bozza redatta
definitivamente dal CD si limitava a risolvere qualche modesta contraddizione o
inesattezza, non riuscendo ad intervenire efficacemente su nessuno dei veri
nodi problematici (e non era stato nemmeno concluso il lavoro con riguardo al
regolamento di stazza).
Un
esempio: le norme sugli spessori degli scafi in VTR sono difficilmente
comprensibili e pressocchè inapplicabili (salvo l' uso massiccio del trapano, e
forse nemmeno con quello); e ci sono altre previsioni regolamentari di
difficile interpretazione o pericolosamente manchevoli.
Tuttavia
avevamo fatto molti progressi quantomeno nella percezione delle questioni
fondamentali sulle quali centrare il futuro - comunque necessario a detta di
tutti - lavoro di adeguamento: baricentro e metacentro; separazione delle norme
regolamentari per la costruzione in VTR/legno da quelle per la costruzione in
sola VTR; disegni del doppiofondo e della coperta; processi autorizzativi;
ecc..
Insomma,
potremmo essere ottimisti visto che tra l' altro condividiamo ora tutti,
finalmente, l' opinione che il prossimo CT debba essere composto esclusivamente
(o almeno in maggioranza) da membri che non siano costruttori o regatanti:
stazzatori federali e/o tecnici, su alcuni nomi dei quali vi è un generale
consenso.
E che,
dunque, sia possibile affidare a persone sicuramente competenti e prive di
condizionamenti un lavoro preparatorio di ascolto di tutte le diverse opinioni
e confronto, nonchè di verifica tecnica delle soluzioni da adottarsi in una
prossima assemblea dedicata esclusivamente a questo argomento.
Senonchè
... senonchè accade che il giorno prima del termine finale per la presentazione
degli emendamenti Filippo Jannello mi recapiti alcune proposte di emendamento
il cui tenore appare non di mero "aggiustamento" (in attesa dei
futuri interventi strutturali - ed organici - di cui tutti affermano la
necessità) ma di radicale intervento sul precedente regolamento.
Si
tratta in particolare delle due proposte sugli spessori e sulle riserve di
galleggiamento.
Sulla prima non vi tedio in
dettaglio; gli esperti che ho sentito mi dicono che è praticamente impossibile
rispettarla (a meno che non si costruisca sottovuoto) e, in ogni caso, si
dovrebbe regolamentare quanti
carotaggi
deve fare lo stazzatore in sede di prima verifica e soprattutto quanti buchi
sono consentiti (e con quali modalità) al protestante che contesti la
regolarità di una imbarcazione.
Io
avviso sin d' ora che se passa questa norma mi divertirò a chiedere che siano
trapanate tutte le imbarcazioni costruite dal momento in cui la nuova norma
entrerà in vigore.
In
particolare in corrispondenza delle parti limitrofe alle zone di rinforzo, a
quelle di congiunzione tra coperta e scafo e a quelle di (necessaria)
sovrapposizione dei fogli di fibra di vetro: sono certo che ne vedremmo delle
belle !
Ma è la
seconda che mi sorprende di più, e di più mi preoccupa: si propone infatti di
eliminare la possibilità di dotare la barca delle riserve di galleggiamento
laterali (che non siano il mero piano di calpestio del doppiofondo) a prua
della panca centrale, riserve espressamente previste dall' attuale regolamento
e adottate (dal 1989) da Lillia; più recentemente Nauticalodi ha proposto dei
doppifondi che in quella zona salgono obliquamente per circa 20 cm., ma non so
se si tratta di una enfatizzazione del sistema di congiunzione della coperta
allo scafo oppure di un nuovo disegno delle riserve.
Fino ad
ora a nessuno era mai venuto in mente di introdurre questa limitazione, nè all'
assemblea sul regolamento di due anni fa, nè ad alcuno dei commissari che hanno
lavorato nel corso del 2006 alla nuova bozza, nè se ne è mai parlato in CD.
Le
conseguenze della eventuale introduzione di questa norma vengono poi corrette
prevedendo che Lillia (data ... l' anzianità di servizio) possa continuare a
costruire così, ma non altri (il che creerebbe però un assurdo monopolio).
Anche
per le barche già costruite così non vi sarebbe alcun problema, vigendo il
principio federale che una imbarcazione deve essere conforme al regolamento di
costruzione in vigore al momento della sua stazza.
E
allora, perchè tanta inaspettata ansia di far approvare questi emendamenti,
anche a costo di intervenire da apprendisti stregoni e operando dei
condizionamenti incomprensibili sul processo organico ed unitario di
riformulazione del regolamento ?
Credo
che si debba riconoscere con sincerità che questa norma è pensata
esclusivamente per tagliare le gambe al progetto di Battisti che - con le modifiche
che Cristiano si è già dichiarato disponibile a fare – non appare di certo
incompatibile con l' attuale regolamento ed al quale, invece, non si vuole
evidentemente permettere di costruire comunque con il disegno della coperta che
è stato ideato.
Si tratta,
ovviamente, del modo peggiore di affrontare le questioni, sia della
autorizzazione a Battisti (che non si risolve certo con norme ad
personam") sia delle modifiche al regolamento, che non possono essere
condizionate da scelte esclusivamente strumentali e che non tengono in alcun
conto la necessità di operare - per esempio - le dovute verifiche quanto a
sicurezza, raddrizzamento ecc.; un modo che io non intendo avallare e al quale
dichiaro sin d' ora che mi opporrò.
Questa
cosa l' ho già detta anche a Carlo, nel corso del nostro ultimo incontro; ma -
e non solo su questo punto - vedo che le mie opinioni sul futuro della classe e
sulla selezione dei suoi dirigenti non sono minimamente condivise.
Ma su
questo argomento interverrò in separata sede e pubblicamente, dato che
pubblicamente Carlo ha divulgato il suo programma.
Preciso
comunque che non è per nulla vero che - se non si provvede all' assemblea del
28/10 prossimo la Classe "non avrà la certezza di partire dal 1° gennaio 2007
con un regolamento in vigore" (sempre per usare parole di Carlo); tantopiù - per continuare
la citazione - "se
poi questo sarà un Regolamento buono o meno buono sarà da vedersi" (testuale !).
Il
regolamento attuale è certamente mal fatto, ma a parte il fatto che solo due
anni fa la classe, in sede di modifica ordinaria decise praticamente di non
toccarlo, non si può dire certo che in questi anni esso sia stato di ostacolo
all' incredibile sviluppo che ha avuto la classe; e il regolamento attuale
resta in vigore compiutamente finchè non lo si modifica.
Lascia
invece perplessi la proposta, da parte di chi si candida a guidare la classe,
di ... procedere a tentoni.
Quanto
alla faccenda Battisti, ho ricevuto una ulteriore sollecitazione di Cristiano a
provvedere entro il termine del 26/10 prossimo.
Sto
rispondendo (e avrete il messaggio in copia entro la giornata) che attesa l'
attuale impossibilità per il CD (in scadenza) di raggiungere una intesa sul da
farsi e tenuto conto che a breve sarà nominato un nuovo Comitato Tecnico,
finalmente completo, del quale si proporrà che facciano parte (esclusivamente o
in maggioranza) stazzatori federali e/o tecnici non regatanti, io demanderò la
questione all' Assemblea del 28/10, proponendo:
che il processo autorizzativo relativo alla domanda della
Tre Esse Consulting sia sospeso e riprenda soltanto una volta rieletti il nuovo
CD e il nuovo CT della Classe;
che, ad eccezione appunto della domanda di
Battisti (giunta già ai primi di luglio del 2006), l' AICD non proceda a
nessuna altra autorizzazione se non dopo la definitiva approvazione del nuovo
regolamento.
E, così
facendo, mi pare che nessuno possa temere forzature o ingiustizie.
Ho
preferito non intervenire negli ultimi giorni, ma adesso mi pare
improcrastinabile pretendere da tutti la stessa chiarezza che ha sempre
informato i miei rapporti al' interno della Classe.
Purtroppo
ho avuto la precisa impressione che in questi ultimi tempi io non sia stato
ripagato di egual moneta: me ne dispiaccio ma è certo che le questioni in ballo
non potranno essere trattate alle prossime assemblee di classe in modo ipocrita
o propagandistico.
Un
abbraccio a tutti,
Giuseppe